lunedì, giugno 26, 2006

Sting le canta a Dowland

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Uno Sting inedito per ''Songs from the labyrinth'': l'artista inglese registrerà un album dedicato alla musica di John Dowland. La ''chicca'' arriverà nell'autunno prossimo e sarà pubblicata per l'etichetta di musica classica Deutsche Grammophon.
Per ''Songs from the labyrinth'', Sting sarà accompagnato dal liutista Edin Karamazov, per un progetto che lui stesso definisce ''la colonna sonora della vita di Dowland in parole e musica''. Per l'ex bassista e cantante dei Police si tratta di un progetto nato dalla passione per la musica di John Dowland, un amore nato negli anni '80 e fin da allora, per oltre vent'anni, la sua musica lo ha accompagnato, come una specie di ''piacevole ossessione''.
Sting ha dichiarato: ''Circa due anni fa il mio chitarrista Dominic Miller, con cui collaboro da molti anni, mi ha regalato un liuto del XVI secolo.
Una riproduzione voleva dire
"Lo strumento mi ha immediatamente affascinato e mi sono subito immerso nella musica per liuto. L'immediata conseguenza è stata quella di rafforzare il mio interesse per la musica di John Dowland, che ha scritto parecchie canzoni per voce e liuto. Dowland si può considerare il primo cantautore inglese a noi noto, e quindi in fondo molti di noi devono a lui la loro professione''.

Piccola parentesi
Tempo fa anche Sting fece un regalo a Dominic Miller donandogli le partiture di Bach."Leggilo - gli disse - vi troverai cose molto interessanti".
Miller lo prese alla lettera è ci ha regalato un disco Shapes di dubbia valenza artistica.
Potete vedere quale siano le conseguenze di questo lavoro in questo video. Miller dona ai posteri una mega incisione dell' Aria sulla 4a corda, dell'Adagio di Albinoni e della Gymnopedie di Erik Satie rivista in chiave protomoderna (ricordando forse le incisione anni 60 sulla scia del Bach jazzato!!??)
Penso che Miller non sappia neanche chi sono gli Swingle Singers o Jacques Loussier.
Brividi a non finire, mega performance,suono caldo e avvolgente(tipo uragano!)
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Chi di voi non si è domandato all'autogrill ma chi è questo?
E riprendendo gli spartiti di Bach:
"Rimasi assolutamente irretito dal genio. Non potei fare a meno di immergermi in quelle partiture con tutto me stesso, per realizzare un esperimento mai tentato in passato: trasformare una musica scritta per il pianoforte e per i violini in musica per chitarra".
"mai tentato in passato"??
ma sta scherzando? ma hai mai sentito Segovia che suona Albeniz, Malats.
Yamashita che suona Musorgskij o Russell che suona Vivaldi,Handel.
Domenic Miller forse non sa che è da tempo molto remoti che noi chitarristi attingiamo da quel repertotorio cercando di riproporlo nella migliore veste,Scarlatti,Albeniz,Granados,Bach,giusto per fare pochi esempi e non dilungarci a sproposito!

Ritornando al nostro Sting
Su ''Songs from the labyrinth'', l'artista inglese rivela una curiosità: ''Questo progetto non era nato per diventare un disco. Era un tributo d'amore. Volevo imparare queste canzoni e insieme a Edin ci siamo spinti sempre più in là per semplice curiosità. Credo sia diventato un disco quando abbiamo deciso di inserire fra una canzone e l'altra brani di sue lettere''. ''Non sono un professionista di questo repertorio - continua Sting - ma spero di essere riuscito a conferire a queste canzoni quella freschezza che forse un cantante di maggiore esperienza non avrebbe saputo portare. Per me queste sono canzoni pop del 1600, e così le eseguo; bellissime melodie, testi fantastici e geniale accompagnamento''. Certamente si tratta di un progetto originale e davvero curioso, anche se Sting ci ha ormai abituato alle sperimentazioni.

Aspettando che Sting ci regali questa "chicca" attenderemo l'autunno per tenerci alla larga dai negozi di cd perchè allora si che saranno Dowland's Lachrimae..

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